La ricerca del lavoro: parto da me!

Nelle nostre storie lavorative tutti abbiamo avuto momenti facili e di successo e momenti di difficoltà o crisi.

Oggi non è più “lecito” parlare di posto fisso e aspettarsi di mantenerlo per la vita.

Ma io dirò che proprio non fa più per noi!

Immaginare una posizione di lavoro in un’azienda (sia essa pubblica o privata) che negli anni ci trattenga nella medesima attività, con gli stessi  colleghi, sempre nello stesso luogo… con unico stimolo la crescita economica: è un vestito che sa di naftalina!?!

Il mondo va veloce e i cambiamenti si susseguono vorticosamente, non possiamo sederci a guardare il fiume che scorre… Dobbiamo salire sulla barca e navigarlo.

Ogni giorno incontro uomini e donne adulte che affrontano la ricerca del lavoro e hanno vissuti differenti:

comune a tutti la paura:

  • quando si è adulti ci sono responsabilità economiche da assolvere,
  • c’è la  crisi d’identità rispetto ad un contesto di lavoro perso di cui ormai si conoscevano i confini e che per questo rassicurava.
  • Una tranquillizzante idea di sé, di cosa si sa fare e di come ..e di cosa no
  • Di chi si è….

E all’improvviso tutto viene meno: ogni cosa non ha più un confine certo!?!

“ E neanche io so più veramente chi sono e a chi posso servire…?!?”

Ci rimettiamo alla ricerca di  un nuovo lavoro pensando che utilizzare i metodi a noi noti  sia la cosa giusta:- rispondiamo agli annunci… facciamo il passaparola con gli amici… leggiamo i giornali di lavoro….

 e aspettiamo!

Aspettiamo che qualcuno ci chiami, che si rendano conto di cosa so fare, che l’amico giusto mi trovi un posto nell’azienda dove lavora.

E aspettiamo!

Aspettiamo che la crisi passi,  che i tempi migliorino…

aspettiamo!        

Ma l’errore è proprio lì!

In realtà il joystick per cambiare le cose ce l’abbiamo in mano noi!

Aspettare è una “non azione”,  non la soluzione! Per questa ci vuole energia e coraggio… tanto!

Perché bisogna partire da noi e uscire da questo loop in cui siamo entrati  e che ci lascia in una confort zone senza affrontare la paura. Ma la paura è necessaria perché è elemento propulsivo per far partire le nostre nuove risorse, e superare i limiti!

Quindi da dove parto?         Da me.

Procuriamoci un foglio bianco e un’agenda.

…. To be continued….

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Il giorno successivo alla mia laurea in giurisprudenza sapevo già che lavoro avrei “dovuto” fare: lavorare con e per le “Persone”. Lo sentivo forte e chiaro! Le specializzazioni dei master, la prima esperienza nell’area HR di una grande azienda, il lancio nel nuovo mondo dell’interinale…. Un percorso che si è disegnato giorno dopo giorno! La scoperta del valore della Diversità’ per le organizzazioni e dell’entusiasmo nel crescergli accanto; ma soprattutto seguire i percorsi di crescita delle persone che incontro ogni giorno. Tutto questo mi ha formato verso una professionalità aperta, pronta al confronto e costruttrice di reti di interessi. Perché la donna e la professionista che sono oggi e che sarò domani e frutto anche di tutti gli incontri avuti e che avrò: nella mia storia c’è un grazie ad ognuno di loro!

1 Commento

  1. corrado Rispondi

    Mariella complimenti, semplicità e chiarezza per un argomento, ma sopratutto un’applicazione, assai difficile da mettere in pratica, ma che rappresenta sicuramente l’unica strada da percorrere.

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