Le Reti d’Impresa: il Network che fa crescere

Parlare di network di imprese è una novità in Italia.

Il nostro sistema normativo e istituzionale da poco si sta’ attenzionando al tema e con soluzioni innovative apre finalmente le porte ad un nuovo approccio al fare Impresa.

Ce ne parla Ivo Grifoni giovane imprenditore che apre con noi un confronto sul tema.

“Nell’attuale contesto di mercato, nel quale ogni azienda è chiamata a competere su scala globale, è un tema molto dibattuto l’importanza dimensionale dell’impresa. Come novelli Guelfi e Ghibellini gli economisti, i politici e gli imprenditori si dividono aspramente tra sostenitori del “piccolo è bello” e del “grande è meglio”. Senza volermi addentrare nel dibattito, posso facilmente osservare come le P.M.I. e soprattutto le microimprese siano un tratto distintivo dell’economia del paese Italia, che fino ai primi anni del 2000 ci hanno permesso di essere stabilmente tra le sei potenze economiche mondiali. Soprattutto negli anni duemila, al netto dell’adozione della moneta unica in Europa, abbiamo assistito ad un’accelerazione poderosa del mercato globale, con la crescita di nuovi competitori a livello continentale e mondiale. Nonostante le difficoltà, le P.M.I. hanno avuto la capacità di innovare, di resistere e crescere sul mercato dominato dai colossi stranieri. E’ proprio la capacità di competere che mi ha indotto a riflettere sull’opportunità di mantenere e di sviluppare questo sistema dimensionale tutto italiano, capace di mescolare famiglia e managerialità, tradizione e innovazione. Tuttavia oggi, per mantenere un sistema economico basato sulle imprese di piccola dimensione, ritengo che la via per il successo sia fare Network. Nel nostro contesto, fare network significa unire le forze pur mantenendo vivi i tratti distintivi di ogni singola impresa, allo scopo di migliorare la competitività di ciascuna. In questa direzione, stranamente, si è mosso anche il legislatore istituendo il contratto di rete, per favorire l’aggregazione tra imprese dello stesso settore o comunque con gli stessi obiettivi ed interessi. Il tratto distintivo delle reti d’impresa è di permettere ad aziende che si presentavano da sole al cospetto del mercato globale e spesso in concorrenza tra loro, di aggregarsi in un unico soggetto che possa essere al contempo grande e forte in termini di capacità economica, produttiva, finanziaria e flessibile in termini di prodotto e di innovazione. Fare parte di un network significa per ogni azienda, poter aspirare ad acquisire contratti più importanti nonché acquistare beni e servizi a prezzi più convenienti, non solo sfruttando la massa critica della rete, ma anche coinvolgendo nella rete stessa i fornitori strategici, che in questo modo diventano dei veri partners. Anche dal punto di vista del diritto del lavoro, l’aggregazione ha ricadute importanti nei rapporti, all’interno di un network codificato, tra i partecipanti e i lavoratori. Infatti il legislatore ha inteso agevolare il distacco di personale tra i retisti e ammettere la codatorialità tra datori di lavoro appartenenti alla stessa rete. Si potrebbe quindi asserire che gli stessi lavoratori siano parte integrante del network. Naturalmente fare parte di una rete significa anche archiviare qualche piccolo egoismo ed aprire le porte delle nostre imprese, condividendo con la nostra rete informazioni ed esperienze allo scopo di raggiungere un obiettivo comune. In conclusione, ritengo di poter affermare che chiunque abbia a cuore lo sviluppo della propria impresa e la propria crescita professionale, debba essere pronto a considerare l’importanza strategica di essere parte integrante di un network, possibilmente in continua evoluzione, all’interno del quale creare, sviluppare e condividere progetti.”

“Ivo Grifoni: dopo aver maturato una decennale esperienza commerciale e gestionale nel settore della consulenza H.R., dal 2008 imprenditore nei settori del facility management e dell’impiantistica in ambito pubblico e privato”

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Il giorno successivo alla mia laurea in giurisprudenza sapevo già che lavoro avrei “dovuto” fare: lavorare con e per le “Persone”. Lo sentivo forte e chiaro! Le specializzazioni dei master, la prima esperienza nell’area HR di una grande azienda, il lancio nel nuovo mondo dell’interinale…. Un percorso che si è disegnato giorno dopo giorno! La scoperta del valore della Diversità’ per le organizzazioni e dell’entusiasmo nel crescergli accanto; ma soprattutto seguire i percorsi di crescita delle persone che incontro ogni giorno. Tutto questo mi ha formato verso una professionalità aperta, pronta al confronto e costruttrice di reti di interessi. Perché la donna e la professionista che sono oggi e che sarò domani e frutto anche di tutti gli incontri avuti e che avrò: nella mia storia c’è un grazie ad ognuno di loro!

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