Spazi architettati a prova di Digital Transfortmation

Spazio step 3. Questa volta la spinta a trattare l’argomento nasce dall’incontro con Luca Brusamolino Hr & Organization presso Workitect. Perché proprio questa realtà?

  • Per l’attenzione focalizzata sulla persona;
  • Per l’incontro tra diverse figure professionali e la trasversalità che ne consegue

E

  • Per come questa trasversalità è prova che l’incontro porta con sé quel plus valore dal potenziale trasformativo.

Insomma un po’ una sintesi che fa da filo conduttore sui punti toccati nei precedenti articoli che spontaneamente vengono fuori dal confronto con Luca, quasi a sottolineare come nella realtà della Digital Transformation lo spazio assume un ruolo fondamentale. Non più “contenitore” ma luogo di incontro, di stimolo.
Il luogo si adatta al contesto, alle esigenze, divenendo incontro e incentivo, a volte rielaborazione, ma in ogni caso culla di un potenziale già esistente ma non ancora espresso al meglio. Incontro, rielaborazione, stimolo che nel caso di Workitect ha portato a parlare i suoi fondatori della nascita di una nuova professionalità: il workitetto. 

Ma di cosa si tratta e come nasce questa figura?  E’ tempo di lasciare la parola a Luca, quindi senza ulteriori aggiunte…

Qual è l’idea che ha portato alla nascita di Workitect e quali sono i vostri obiettivi?
Il mondo del lavoro sta vivendo un fortissimo cambiamento e le tecnologie digitali permettono potenzialmente di lavorare ovunque. Vengono ripensati gli uffici per facilitare l’innovazione ed allo stesso tempo razionalizzati gli spazi. Spesso viene però trascurato un aspetto importante di questo cambiamento: l’impatto sulle persone. Il nome workitect è pensato per sancire la nascita di una nuova disciplina, la workitecture, che fonda i suoi principi proprio sull’architettura e sulle risorse umane. Questa realtà innovativa nasce dall’incontro tra due professionalità e sensibilità diverse: Simone Casella, architetto e designer specializzato nella progettazione di uffici e Luca Brusamolino, consulente hr laureato in organizzazione aziendale che ha approfondito il rapporto tra persone e spazio fisico di lavoro.

Quali sono le possibili connessioni tra spazi e digital transformation?
Le tecnologie digitali, i nuovi device, e la propensione all’interazione ed alle relazioni virtuali, stanno mettendo in discussione i vecchi vincoli legati a orari e strumenti di lavoro consentendo alle persone di raggiungere una maggior efficacia professionale e un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata. E’ in questo nuovo fermento che gli spazi sono chiamati ad adattarsi a nuove esigenze, vengono ripensati a seconda delle necessità e valorizzati dal potenziale messo a disposizione dal digitale. Oggi ci si sta orientando sempre più verso il concetto di activity based working: gli ambienti si diversificano, le postazioni non sono assegnate e di conseguenza le persone hanno più libertà all’interno dell’ufficio e si muovono a seconda dell’attività da svolgere. L’ufficio cambia e la possibilità di poter lavorare ovunque ha allargato l’accezione di ambiente di lavoro a spazi esterni (Co-working, casa, treno, parco …). Si passa da ufficio a spazio di lavoro: il design, la funzionalità, la rottura di vecchi schemi unita alle potenzialità dello smart working diventano inoltre un key asset nella gestione e nella retention dei talenti. Basti pensare alla nuova generazione dei millennials che considera la flessibilità e la possibilità di lavorare in un ambiente dinamico e personalizzato una leva importante nella scelta del proprio lavoro.

Spiegaci cosa fa workitect, quali sono le vostre parole chiave?
Il CONSULENTE del tuo SPAZIO di LAVORO, queste le tre parole chiave di workitect. Siamo una società di consulenza e progettazione che rivoluziona il modo di pensare gli spazi di lavoro ponendo al centro le risorse umane, vero valore aggiunto nell’economia della conoscenza. Il nostro iter progettuale parte dall’analisi dell’organizzazione e delle attività lavorative per realizzare insieme al cliente soluzioni di space planning che aiutino l’azienda a raggiungere i propri obiettivi di business. Questo approccio consente di creare un ambiente lavorativo dal design di alto livello estetico ed allo stesso tempo funzionale alle attività da svolgere migliorando il benessere e le performance dei collaboratori e razionalizzando i costi. Siamo Architetti, Consulenti Hr, Progettisti, Psicologi e Ingegneri che attraverso una continua contaminazione hanno creato una nuova figura professionale. Così nasce il WORKITETTO (workitect), un ruolo con competenze trasversali che traghetta le organizzazioni verso un nuovo modo di lavorare in un mondo in piena trasformazione digitale.

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“Non smettere mai d'imparare e fa’ in modo di accrescere sempre ciò che sai: raramente la saggezza è frutto solo della vecchiaia.”  
Cicerone  

Marianna Antenucci, 32 anni, da qualche anno nell’ambito delle risorse umane prima come selezionatrice successivamente ho modo di affiancare alla selezione, la gestione e l’amministrazione del personale. Arrivo al mondo HR dopo un percorso in ambito umanistico e seguito di un corso di alta formazione per operatori nei servizi per l’orientamento e per l’impiego. Amo il dialogo e il confronto cercando di trovare, quotidianamente, attraverso il mio lavoro nuovi spazi di conoscenza e apertura.

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