Il successo di ESC e Fiera di Roma
- Pubblicato in Uncategorized
- Scritto da Maurizio Piccinetti
- Commenta
- Articolo letto 2.409 volte
- Permalink
Il successo di ESC e di Fiera di Roma: un gran bel biglietto da visita per la Fiera e per l’intera Città.
Con estremo piacere faccio seguito al mio articolo pubblicato il 1 maggio “Idee e impegni per la Meeting Industry” per raccontarvi di un successo!(ebbene si, ogni tanto qui a Roma siamo in grado di dimostrare a tutti, ma soprattutto a noi stessi, che lavorando bene si può fare).
Il successo al quale mi riferisco è quello del Congresso dei medici cardiologi ESC ospitato dalla Fiera di Roma dal 27 al 31 agosto.
Visitando ESC sono stato anche spettatore di un evento unico, la presenza del Santo Padre alla Fiera di Roma, in occasione della chiusura del Congresso.
Papa Francesco ha dato, con la sua presenza, una eco formidabile al Congresso e questo ha riacceso i riflettori sulla struttura fieristica romana. È stata l’occasione, per il nuovo vertice e per tutto il personale che vi lavora, di dimostrare le proprie capacità organizzative e di promozione.
Ritengo necessario fornire qualche informazione su questo importante Congresso. ESC Congress è il più grande congresso medico europeo e il più importante a livello mondiale dal punto di vista scientifico e della prevenzione cardiovascolare. L’organizzatore è l’European Society of Cardiology (da qui l’acronimo con il quale è conosciuto). Nei 5 giorni sono stati trattati 150 argomenti cardiovascolari con ben 500 sessioni scientifiche. Hanno partecipato Medici, Stampa ed Espositori per un totale di oltre 32.000 persone, provenienti, oltre che dai Paesi Europei, anche dall’Asia, dall’America del nord e del sud e dall’Africa.
Il Congresso ha occupato di fatto l’intero quartiere fieristico di Fiera Roma, in quanto ha utilizzato 10 padiglioni oltre le aree esterne. Si stima che il fatturato diretto e indiretto ammonti a oltre 160mln di euro.
A ragione possiamo ribadire come le Fiere siano, ancor oggi, un veicolo di straordinaria importanza per l’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto per le PMI, per la promozione del made in Italy e per lo sviluppo del MICE e rappresentano un settore trainante dell’economia del Paese.
“Tra tutte le forme di comunicazione delle aziende, le fiere sono il più antico e il più moderno insieme. Il più antico, perché, almeno nella forma del mercato itinerante che si svolgeva in determinate località in determinati momenti, la loro origine risale alla notte dei tempi. Nei punti d’incontro di strade o di corsi d’acqua si svolgevano i mercati, sorgevano villaggi e si sviluppavano nuove attività. Il più moderno, perché sono esse stesse terreno di sperimentazione e laboratorio di nuove forme di comunicazione e marketing. Le fiere mantengono il vantaggio decisivo dell’interazione personale, guardarsi negli occhi e scambiarsi esperienze, tra fornitori, clienti è un’altra cosa”. Così recita la presentazione di un volume edito a cura della Fondazione Fiera Milano.
Ma perché ciò risponda al vero è necessario pensare al polo fieristico non come un elemento estraneo al territorio, viceversa come un tutt’uno con il territorio stesso. È questo il requisito fondamentale perché sviluppi appieno la sua funzione, ovvero quella di essere un motore dello sviluppo.
La testimonianza dell’ottimo lavoro che il nuovo corso sta realizzando in Fiera di Roma, non è il successo riscosso per l’ottima organizzazione del più grande congresso mondiale di medicina, conclusosi appunto con la presenza del Santo Padre, evento di per se’ straordinario; non è aver riacceso i riflettori su una struttura data da tutti già fallita; non è aver coinvolto direttamente tutti i Soci nella loro massima rappresentanza; non è aver dato un taglio internazionale alla Fiera, degno di una Capitale; non è aver ottimizzato le risorse tagliando sprechi e ridondanze.
Non è tutto questo che testimonia l’ottimo lavoro fin qui realizzato, ma l’orgoglio che ho letto negli occhi dei dipendenti di Fiera, con i quali ho avuto modo di parlare con l’intento di tastarne gli umori. Infatti dal primo all’ultimo, hanno manifestato orgoglio di appartenenza e la soddisfazione di partecipare in modo convinto alla costruzione di un progetto. Perché senza passione e impegno nulla si può raggiungere.
Questo è l’autentico segno del successo raggiunto. Una piena e totale condivisione del nuovo progetto, da parte di tutti gli addetti, è auspicio di nuovi e ulteriori successi. Complimenti!
Fiera di Roma l’unica che in più ha Roma