Avvio di un dialogo sulla creazione d’impresa
- Pubblicato in Coltivare impresa
- Scritto da Maurizio Piccinetti
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Innanzitutto vi dico come immagino prenda vita questo spazio, (uso volutamente questo termine in coerenza con l’argomento trattato), infatti credo che non si possa parlare di autoimpresa, o chiamiamola come meglio crediamo, senza partire dalla immaginazione.
Chi sente la necessità di esplorare la fantastica, ma complessa dimensione imprenditoriale parte proprio da lì, dall’immaginazione.
Immagina un futuro diverso, migliore, non solo il proprio ma anche quello degli altri, insomma un innovatore per definizione.
I dati confermano questa caratteristica, infatti la creazione d’impresa è maggiormente legata all’innovazione rispetto a quella connessa alla scoperta pura, all’invenzione (l’innovazione è più frequente delle invenzioni nelle startup in un rapporto 5 ad 1).
L’imprenditore innovatore è quello che ritiene che le cose si possano far meglio, le sperimenta e le verifica. In poche parole rischia partendo dalla propria idea di miglioramento. Sarà interessante chiedere da dove e quando sia partito questo sperimentatore, cosa lo abbia animato, utilizzando quali risorse professionali, tecniche, economiche ma soprattutto umane.
Sarà importante raccogliere le esperienze di chi ha creato (per volontà, per casualità o per necessità) impresa o almeno ci ha provato, di chi ne parla e chi insegna come si possa fare impresa.
Interrogarci ad esempio come mai in questo periodo che si parla molto di startup, i percorsi di studio dedicati ai futuri imprenditori fanno fatica ad attrarre nonostante i dati (fonte Camera di Commercio) narrino come le idee divenute (faticosamente) impresa chiudano (1 su 4) nel giro di 4 anni ed una delle cause, annoverate per spiegare questi insuccessi, è proprio la scarsa preparazione alla gestione d’impresa.
Insomma imprenditori si nasce o si diventa?
Vi lascio con questa definizione che racchiude in sé le qualità che deve possedere chi intraprende innovando:
“egli osa molto e a questa indomita tempra dell’anima aggiunge una prudenza, che guida il suo coraggio ad agire con sicurezza”