Ne sappiamo di Alternanza Scuola-Lavoro?
- Pubblicato in Formazione valore aggiunto, Strumenti per il mio lavoro
- Scritto da Mariella Bruno
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“Ho incontrato sul mio percorso professionale – qualche mese fa – Federico Paganucci -presidente UNLAB- al quale debbo un forte grazie per avermi fatto entrare nella “cultura” dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Per me che opero da anni sul tema del matching tra domanda e offerta di lavoro ha voluto direintravedere la soluzione per colmare molti vuoti del nostre sistema Lavoro. Finalmente la creazione del fil ruoge tra formazione scolastica e collocabilità. Ne cominciamo a parlare…”
La legge 13 luglio 2015 n.107 trova puntuale riscontro nel programma di “Europa 2020”, all’interno del quale si prevede che la domanda di competenza di livello superiore nel secondo decennio del 2000 crescerà ulteriormente.
I sistemi di istruzione sono obbligati ad innalzare gli standard di qualità per rispondere in maniera adeguata al bisogno di competenza ed abilità al fine di consentire ai giovani di inserirsi con successo nel mondo del lavoro; mondo del lavoro non più contingentato al sistema universitario.
A tal fine, la riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione entra in maniera persistente negli istituti scolastici prevedendo dei percorsi laboratoriali prodromici all’ingresso in azienda della durata di 400 ore negli istituti tecnici e di 200 ore nei licei, da svolgersi nell’arco del triennio di studi.
Sappiamo che il lavoro non si crea per legge ma lo creano le aziende; tuttavia, alternanza scuola-lavoro rappresenta un’innovazione in termini di politica attiva, poichè permette alle aziende che vogliono dare fiducia al giovane di oggi, di coltivare risorse che saranno i lavoratori di domani.
Secondo i dati Istat solo l’11,6% di studenti diplomatisi presso un istituto tecnico prosegue con un precorso universitario una volta terminati gli studi; questo vuol dire che circa l’86% dei maturandi provenienti da istituti tecnici ogni anno è in cerca di prima occupazione. Il Jobs Act, attraverso Garanzia Giovani, permette alle aziende di avere all’interno del proprio organico forza lavoro alle prime armi, senza l’onere retributivo per 6 mesi, un tempo sufficiente per rendere performante la presenza del tirocinante in azienda. Suddetto percorso, se ben amministrato, garantisce l’avanzamento professionale di una generazione di lavoratori, altrimenti a rischio e non pronti alla richiesta di competitività internazionale. Alternanza e garanzia si propongono come pilastri formativi per la creazione di solide opportunità di lavoro e sviluppo imprenditoriale, e rappresentano un’occasione di ampliamento e potenziamento di unità lavorative per le aziende.
La formazione rappresenta il più importante degli investimenti nella vita di un individuo, la l.107 massimizza questo concetto a 7,8 milioni di giovani in Italia. Si tratta di una ghiotta opportunità di crescita anche per le aziende che vogliono internazionalizzarsi mantenendo il proprio headquarter nella penisola italica, ed è la dimostrazione che sono stati messi mezzi di grande valore a disposizione, sta al sistema di sviluppo coglierli e sfruttarli in modo corretto.
Federico Paganucci classe ’85 è Amministratore d’azienda e Presidente di UNLAB, realtà accreditata al MIUR. Componente del comitato paritetico presso il MIUR per la formazione dello Studente.